Proiezione equirettangolare

Descrizione
È un tipo di proiezione che permette di rimappare una porzione della superficie della sfera in una immagine bidimensionale. È anche chiamata la "non proiezione", o plate carre dato che la coordinata orizzontale è semplicemente la longitudine mentre quella verticale è la latitudine, senza nessuna trasformazione applicata. La proiezione equirettangolare era utilizzata nella realizzazione delle mappe cartografiche dato che fu inventata intorno al 100 a.c. da Marinus di Tiro. Consultare le pagine di Mathworld per informazioni più dettagliate sulle leggi matematiche che governano questo tipo di proiezione.
In un'immagine panoramica equirettangolare tutte le verticali rimangono tali, e l'orizzonte diventa una linea retta che attraversa il centro dell'immagine. Le coordinate nell'immagine sono legate linearmente agli angolo di spostamento verticale e orizzontale nel mondo reale. I poli (zenit e nadir) sono situati rispettivamente negli spigoli in alto e in basso e sono identificati da una linea che occupa l'intera larghezza dell'immagine. Le aree vicine ai poli appaiono stirate orizzontalmente.
La proiezione equirettangolare costituisce il formato predefinito per le immagini in uscita da una fotocamera panoramica rotante (scanning) equipaggiata con un obiettivo fisheye; un fisheye a 180° che fornisce una sfera completa a 360°. Le fotocamere per lo scanning coprono spesso più di 360° ma il programma assume, come limite per un'immagine equirettangolare, 360° in orizzontale e 180° in verticale. Per esempio, è importante assicurarsi che la propria immagine equirettangolare abbia un rapporto d'aspetto di 2:1; per farlo è sufficiente controllarne le dimensioni in pixel: un file con 1650 x 824 pixel manca di 1 pixel sul lato corto, confondendo quindi alcune applicazioni.
La proiezione equirettangolare è comunemente utilizzata come formato di partenza per i visualizzatori di panorami sferici, compreso PTViewer. L'altra possibilità è rappresentata dalla proiezione cubica.
Problemi comuni
Ritocco
Le regioni vicino ai poli di un'immagine equirettangolare, sono decisamente distorte, rendendo il ritocco di queste zone problematico. Alcuni consigli utili sono forniti nella panoramica sulla modifica di zenit e nadir.
Fusione
Possono verificarsi dei problemi nell'unione automatica delle cuciture vicino ai poli. Nessuno degli strumenti che eseguono la fusione, quali PTStitcher, Enblend o SmartBlend trattano la proiezione equirettangolare in modo diverso dalle altre.
Così, se è necessario avere delle cuciture vicino allo zenit o al nadir, sarò necessario unire la scena per intero con una orientazione differente per ottenere dei buoni risultati.
Tone Mapping
Possono verificarsi dei problemi anche utilizzando degli operatori locali di tone mapping che producono strani risultati vicino ai poli. La soluzione consiste nell'utilizzare un "tone mapping" globale o ritoccare manualmente zenit e nadir.
Scalatura
Le immagini equirettangolari posseggono una grande quantità di dati ridondanti vicino ai poli a causa della distorsione nella direzione della latitudine. Quando si rimpicciolisce una immagine di questo tipo in un programma come Gimp o Photoshop, la risoluzione effettiva è diminuita come ci si aspetterebbe tranne che vicino ai poli.
Questo è causa di artefatti radiali indesiderati al momento della visualizzazione successiva in un programma per la visualizzazione di panorami. La soluzione consiste nel passare a una proiezione che produce meno distorsione come quella cubica prima di riscalare, sfumare o affilare un panorama; è possibile ritornare successivamente alla proiezione equirettangolare, se necessario.